martedì 7 gennaio 2014

PARTITONE-SPETTACOLO. GOL ED EMOZIONI A RAFFICA.

Giovedì 2 gennaio 2014
h 19.30 Prati37

Il nuovo anno, come da programma, si apre con il "partitone" che l'ultima volta è andato in scena a gennaio 2012. Le caratteristiche di questa partita sono un pò cambiate rispetto a quelle che erano quando questa sfida è stata creata. Giovanni, per sua stessa ammissione e con nostro rammarico, ha appeso ormai le scarpe al chiodo, Alex invece è assente per motivi familiari in quel di Taranto. I due protagonisti superstiti sono, dunque, Domenico ed Enrico che per l'occasione decidono di cambiare le regole e di giocare finalmente insieme. Il calcio-mercato che teneva banco nei giorni precedenti agli altri partitoni non c'è stato e le formazioni si fanno direttamente in campo all'insegna della più completa trasparenza. Intanto, già negli spogliatoi, Gianfranco fa capire che quest'anno è carico e concentrato al punto giusto e si mostra con il suo completo da acciaieria messo al contrario... con Alex che a distanza di 400 km ha un movimento sussultorio involontario di cui non capisce la natura fino a quando Domenico non gli invia una foto chiarificatrice a cui risponde con la consueta galanteria:"Ringrazio Dio di essere qui."
In campo, dicevamo, si fanno le squadre, come quando si giocava per la strada o nei campetti sterrati, manca solo il "tocco" a pari e dispari... C'è infatti Enrico che in maniera democratica si appropria del diritto di scelta unilaterale e fa la sua squadra con Domenico, Christian, Emanuele e Piero. Da parte avversa non c'è neppure un tentativo di protesta dato che Dimos, Paolo e Walter già giocano insieme da gialli e Giancarlo è stato il loro nuovo acquisto per il 2014. Gianfranco completa la rosa e si può andare ad iniziare.
La squadra "arancione" (dalla casacca indossata da Enrico e compagni) si mostra subito in ottima forma e spirito puntando sulla verve di Emanuele che, come è noto a tutti, con la moglie indonesiana assente da diversi giorni, deve sfogare tutti i suoi istinti ormonali in campo e pertanto è una vera e propria molla caricata a mille che schizza per il prato come una pallina da flipper. Sulla destra agisce Christian, figlio d'arte, che fa del gioco di prima un vero e proprio principio anche quando potrebbe comodamente controllare la sfera... sulla sinistra ecco Cico, cioè Frate Piero della regina della pace quasi diacono Cayetano Lopez y Martinez y Gonzales che per l'occasione sfoggia la stessa tuta verde che aveva nel 1978 alle scuole medie e, per completare il quadro, gioca con gli occhiali a fondo di bottiglia in pexiglass delle elementari perchè ha dimenticato il monocolo in ferro del 1860 che usa abitualmente in convento. Come difensore centrale ecco Domenico che si piazza nel luogo dove può correre di meno facendo finta di essere l'unico che può dettare i tempi alla squadra e riuscire ad equilibrarla manco fosse Franz Beckembauer. In porta, per il momento, c'è Enrico che vuole iniziare  gradatamente per dosare il suo rientro in campo secondo un preciso schema della medicina Ayurvedica a cui ormai si è dedicato per risolvere i suoi problemi fisici.
Dall'altra parte lo schieramento prevede Walter quale attaccante centrale dalla mobilità e agilità di un ballerino russo che però ha già tracannato diverse porzioni generose di vodka... sulla sinistra, come sempre, agisce il presidente Dimos che ormai si è abituato a vincere (del resto ha vinto anche il partitone del 2012..) e che sotto la maglietta porta sicuramente la coppa del giovedì legata al petto.. sulla fascia destra c'è Gianfranco che ha un raggio d'azione di un metro quadrato ma che in quel metro quadrato è meglio che non passi nessuno evitando i suoi piedi a ferro da stiro. Come centrale difensivo-regista ecco Giancarlo dal lancio millimetrico ben noto a tutti i rossi e di cui farà presto conoscenza Walter... in  porta c'è la saracinesca Paolo però non nella versione da guerra ma in quella amichevole e che già al 4' consente ad Emanuele-tarantolato di segnare l'1 a 0 con un tiro ravvicinato.
Gli arancioni volano sulle ali di un entusiasmo crescente e di un'anarchia tattica anti-Alex completa. Cico adesso è a destra fianco a fianco con Christian lasciando a sinistra una voragine spaventosa anche se l'uomo-acciaieria non ne approfitta. Walter, al terzo lancio irraggiungibile di Giancarlo, capisce diverse cose sui sentimenti di Alex e prende coscienza piena della filosofia Alessandriana dell'eliminazione fisica delle razze inferiori. Nel frattempo, la ditta Emanuele-Christian-Cico ha il tempo di mangiarsi due gol e prendere un palo giusto per tenere alto il ritmo il tutto con un gioco da circo equestre. Cambio di portieri e Gianfranco si fa subito apprezzare con un intervento preciso di astensionismo totale che consente alla palla scagliata senza alcuna pretesa da Emanuele, di entrare in rete in maniera pulita senza nessuna deviazione. 2 a 0 al 13'. La partita sembrerebbe mettersi in una direzione a senso unico ma, come spinto dagli Dei dell'Olimpo, il prode Dimos si fa largo a sinistra superando uno smemorato Piero che lo ignora completamente e con un tocco di fino beffa anche Christian in uscita mettendo la palla nell'angolino più lontano. 2 a 1 al 16'. Ah, ma allora qui si fa sul serio!!! Walter sfiora il pareggio con un tiro di poco a lato ed ecco che Domenico viene colto dal virus-Guarin: anticipo secco su Walter, tocco in avanti a superare di slancio Giancarlo, affondo perentorio sulla destra e gran diagonale secco dritto sotto l'incrocio opposto. Straminchia!!! Applausi da spellarsi le mani per il 3 a 1 al 20'. Enrico prova a fare due passi senza inciampare ma le sue caviglie sembrano due meloni invernali ed avrebbe bisogno di una badante a tempo pieno, in più, tanto per gradire, Gianfranco lo martella con una marcatura alla Gentile '82. Nonostante tutto ciò la partita è divertente: gli arancioni hanno il pallino del gioco anche se abbastanza disordinato tra Emanuele e Christian che duettano tirandosi la palla.. avete letto bene.. si tirano la palla addosso e non se la passano come farebbero due persone normali.. Domenico-Stielike se la cava più che dignitosamente giocando quasi da fermo ed in accappatoio mentre Piero-Cico si fa cogliere di sorpresa da una conclusione ravvicinata da Dimos, figlio di Zeus-Panhellenios, che lo fulmina segnando la sua doppietta al 32' per il 3 a 2. Momento di esaltazione per Dimos e tutti gli argonauti che spronati dalla frusta di Paolus-Julio-Caesar, si lanciano in avanti con convinzione mettendo allo scoperto tutte le magagne degli avversari che tra zoppi, storpi ed esauriti assomigliano ad una corte dei miracoli. Gianfranco sfiora l'ingresso di diritto nella leggenda mancando di pochissimo un gol davanti alla porta sull'angolo battuto da Walter che lo pesca libero in piena area. L'avvicendamento in porta tra Piero ed Enrico porta subito dei frutti per la squadra avversaria quando il buon frate si pente dei suoi peccati e, pressato dall'impellenza dell'espiazione,  consegna al suo amico un retropassaggio degno di una tartaruga che il povero Enrico-Toti, sdraiato sulla lettiga, non può mai raggiungere prima di Walter che, assumendo le sembianze di un avvoltoio, piomba sui due cadaveri e mette la palla in rete per il pareggio. 3 a 3 al 37'. Cazzarola!!! Qui le cose diventano interessanti!!! I non-arancioni capiscono che forse se la possono giocare nonostante la presenza di un trattore parcheggiato sulla loro fascia destra (Gianfranco) che ne limita di molto la visibilità e con Giancarlo provano un altro paio di quei lanci che piacciono tanto ad Alex e che Walter vede passare in cielo come stelle comete rinunciando in partenza ad inseguirle per paura di ritrovarsi a Betlemme. Momento di equilibrio e confusione con alcuni legni colpiti dall'una e dall'altra parte con Christian e con Walter ma il più clamoroso è di Enrico che arriva al tiro in carrozzella e quasi urla al gol quando la palla si schianta sul palo facendogli morire in gola il suo grido di gioia..  ma gli avversari sono già ripartiti nella prateria sconfinata, la palla è per Walter-Figo che si fa trovare libero e bello in area pronto per incrociare un gran diagonale per il 4 a 3 che ribalta la situazione. Siamo al 52' ed il pubblico è in visibilio. Paolo estrae la saldatrice e comincia a blindare la propria porta con l'aiuto dell'uomo-acciaieria che intanto rafforza il terreno dell'area con dei micropali. Emanuele cerca di interrompere questo lavoro gettando una bomba di destro che esplode proprio in faccia a Paolo che ha un attimo di smarrimento e consente allo stesso tarantolato Emanuele di trovare il pareggio con un tiro dal limite al 67'. 4 a 4. Squadre aperte, anzi apertissime, si gioca a chi è più allo sbando, Alex, in collegamento radio, ha un malore da privazione di tattica e deve correre a ricoverarsi a Coverciano mentre in campo succede di tutto e il contrario di tutto. Frate Piero, sanguinando dal costato, vola leggiadro sul campo e, in preda all'estasi, vedendo S.Gabriele sulla traversa, tenta un colpo di tacco celeste che scatena una pioggia di vocazioni e la conversione di gruppo di tutti i militanti di Al qaeda. Il duo Christian-Emanuele, in arte Lillo e Greg, mimetizzandosi con il terreno, mettono a segno un colpo di mano e portano la loro squadra sul 5 a 4 (gol ancora di Emanuele, e sono 4!!) al 72' e quando i non-arancioni se ne accorgono è già tempo di battere un calcio d'angolo che Emanuele spedisce verso Domenico che a centro, sul limite dell'area, godendo di una libertà totale, scende dalla sedia a sdraio e senza neppure poggiare il bicchiere con la cannuccia, piazza un piattone in rete nonostante l'estremo tentativo di Paolo di evitare la rete. 6 a 4 al 78'. I non-arancioni, con una riunione al vertice dell'unità di crisi, decidono di cambiare schieramento e costringono il trattore a cambiare parcheggio, non più sulla fascia ma sulla linea di porta. Il resto dei giocatori è libero di scorrazzare in avanti alla ricerca di pascoli più verdi. Paul-HeinzRummenigge sfodera una discesa teutonica ed un destro missilistico che sembra destinato secco nell'angolino basso della porta difesa da Enrico-Lazzaro ma è il palo a dire di no alla prodezza e a scatenare il contropiede degli arancioni che poco dopo arrivano ancora al gol con Emanuele che tocca di giustezza da mezzo centimetro per il 7 a 4 all'80'. Walter prova la replica immediata con una danza sulle punte ed un delirio di finte che alla fine risultano talmente convincenti che ci casca lui stesso dimenticandosi il pallone. La partita sembrerebbe chiusa, sul lancio di Domenico, Christian-o-Ronaldo svetta di testa ed indirizza la palla sotto l'incrocio ma il robot-protocollare Gianfranco ha un guizzo inaspettato, dovuto probabilmente ad un algoritmo errato, e devia in angolo negando la gioia del gol al Pradella del futuro visto che quello del passato non è più presente. Eppure, nonostante l'enorme fatica anche solo per tenersi in piedi, Enrico-Toti evita il gol con un grande intervento a culo su Dimos. Christian tenta l'eliminazione fisica di Gianfranco sparandogli un missile terra-aria proprio in faccia ma ci vuole ben altro esplosivo per mettere fuori causa un blindato come l'uomo-acciaieria. I non-arancioni trovano un altro insperato gol ancora con il ballerino russo Walter sempre più ubriaco ma dalle capacità magiche nel trovare la porta, 7 a 5 all'86' e si rianimano alla grande per un finale all'arma bianca. Baionetta innestata e tutti avanti alla sperainDio. E Dio, buono e misericordioso, permette a Giancarlo di essere al posto giusto nel momento giusto per scagliare in rete il gol del 7 a 6 all'88'!!! Accendete i defibrillatori, mettete in allarme la protezione civile per questo finale da vivere o morire. Gli arancioni sono in affanno, frate Piero è in ritiro spirituale e sta confessandosi da solo i peccati che ha commesso negli anni 80-90 (e non sono pochi..), Lillo e Greg hanno speso molto, Enrico mostra le stimmate ed il solo Domenico che ha risparmiato le forze giocando da fermo per 88 minuti, indossa una maschera di Alex e diventa un baluardo insormontabile chiudendo tutti i varchi con un tempismo ed una precisione inusuali. Suona la sirena dell'ultimo minuto, il pubblico, almeno quello sopravvissuto, è tutto in piedi, Giancarlo, Walter, Paolo, Dimos sono tutti in avanti con un pressing non alto ma altissimo nell'ultimissimo tentativo di pareggiare.... ma sulle sacre scritture è già scritto chi chiuderà la partita... chi è il prescelto... chi è che guiderà il popolo eletto alla terra promessa della vittoria... avete indovinato: FratePieroreginadellapacequasidiaconoCayetanoLopezyMartinezyGonzales in arte Cico riceve la palla come le tavole della legge, si lancia in contropiede aprendo il mar rosso, evita l'uscita del vitello d'oro Gianfranco (direi più vitellone che vitello...) e deposita in rete la manna della vittoria. E' il 90' spaccato, è l'8 a 6 e la folla lo acclama sventolando palme e coprendolo di gloria mentre persino i morti (Enrico) si alzano e camminano per baciarlo e toccarlo. E persino gli avversari, pur fieri ed indomiti, gli rendono onore donandogli oro, incenso e mirra (perchè la birra se la sono già scolata tutta Walter ed Emanuele il 23 a sera..). Il messia, a dorso di un asino (che non è Gianfranco!!) si reca nella Gerusalemme dello spogliatoio dove si riveste di stracci ignaro del suo destino che a Taranto sta già maturando con Alex che viene sorpreso con in mano alcune tavole di legno che sta inchiodando a forma di croce..... ma questa è un'altra storia...

      
nello spogliatoio ci si diverte nel post partita e con Enrico che azzarda anche un pronostico indirizzato ad Alex...

Partitone divertente, spregiudicato, avvincente. Cosa volevamo di più?

PAGELLE
DIMOS 8: due gol, sicurezza e disinvoltura, potrebbe affrontare le dodici fatiche senza problemi. ERCULEO.

PAOLO 7.5: sprona i suoi compagni come un condottiero di provata gloria ottenendo un finale da circo Massimo. GLADIATORE.

GIANCARLO 7: i suoi lanci assomigliano alle orbite di certi corpi celesti che si perdono nello spazio ma quando la lotta si fa dura il vecchio Aiace non si tira indietro. VECCHIAGUARDIA.

WALTER 9: è l'unico al mondo che riesce a fintare anche su se stesso autoingannandosi ma sente la porta a fiuto come un segugio di razza. RUDOLF NUREYEV  

GIANFRANCO 6.5: avendo cambiato le batterie da poco, in qualche circostanza appare abbastanza reattivo, l'uomo-acciaieria di blu-ignifugo vestito, ha la mobilità di un muro di cemento armato ma smantellarlo non è facile. ILVAdiTARANTO.


DOMENICO 10: a furor di popolo eletto migliore in campo per la sua capacità di mimetizzarsi con il terreno e far apparire necessario e fondamentale il suo scarso apporto alla manovra per dedicarsi quasi esclusivamente all'accudire il giardino della sua area. Quando non si occupa del prato, però, gli avversari spesso gli sbattono contro e rimbalzano. PILASTRO.

ENRICO 7: il corpo non può più fare ciò che la testa dice... l'impegno è totale e commovente, a tratti sembra di vedere scene tratte dal libro "Cuore" di Edmondo De Amicis o episodi eroici della Grande Guerra con tanto di stampelle contro il nemico.... è in atto una petizione popolare per impedire che Alex pietosamente lo abbatta come da sua regola per i giocatori zoppi. LAZZAROALZATIECAMMINA.

PIERO 9: la sua anarchia tattica è completa, farebbe impazzire qualsiasi allenatore e qualcuno gli sparerebbe molto prima della fine del primo tempo. Ma è un prescelto e quando può giocare a briglia sciolta fa cose meravigliose, buone e giuste. Scambiatevi un segno di pace. AMEN.

EMANUELE 9: presto, lo stiamo perdendo, fermatelo, defibrillatelo, toglietegli le batterie, portategli una caraffa di birra, abbattetelo o perlomeno che qualcuna lo faccia scopare al più presto!!!! CARICATOAMOLLA.

CHRISTIAN 8: gioca di prima come se ne andasse della sua stessa vita o come se il pallone fosse una bomba pronta a scoppiargli tra i piedi ma fa molte cose egregie e meriterebbe almeno un gol soprattutto con quel colpo di testa eccellente che solo un movimento meccanico da catena di montaggio di Gianfranco poteva negare. PRINCIPEEREDITARIO.
     
Un ringraziamento a tutti voi amici che avete partecipato a questa partita in cui, penso, non sono stato l'unico a divertirsi. Appuntamento a giovedì per l'inizio ufficiale della nuova stagione con la Coppa Italia e per il "partitone" ci rivediamo l'anno prossimo.
       


      

24 commenti:

Domenico Todaro ha detto...

c'è voluto un pò di tempo per far uscire questo articolo ma le feste valgono anche per me... spero che vi divertiate a leggere come io mi sono divertito a scrivere e vi ringrazio ancora tutti per la bella partita.

PAOLO ha detto...

Bellissimo articolo, partitone stupendo con patos e tante risate , debbo dire che appena fatte le squadre pensavo di peggio.Come sempre e' bello divertirsi, ma giovedi voglio una squadra molto diversa con piglio deciso e determinazione, se poi manchera' anche Lorenzo dobbiamo stare molto attenti. A giovedi .

Anonimo ha detto...

Solo tu, immenso Domenico, puoi scrivere articoli così unici e divertenti! La parte finale poi é qualcosa di assolutamente irripetibile per i comuni mortali della scrittura. Complimenti Maestro, mi hai letteralmente fatto crepare dalle risate. E complimenti per la strepitosa partita che hai disputato. Mi raccomando, cerca di eguagliarti anche giovedì per la gara di Coppa. Grazie Domé, la lettura di questa perla mi riconcilia con il dispiacere di non riuscire più a giocare, ma con la forza di ritornare più in forma di prima. Sei e rimarrai sempre un Grande. GRAZIE!!!

Domenico Todaro ha detto...

Troppo buono...

Christian P.E. ha detto...

Grande Domè!! Un articolo da far pubblicare alla Gazzetta Dello Sport e da far studiare a Gene Gnocchi per imparare nuovi termini. Credo che questa partita batta tutte le partite monotone del girone di andata che ho fatto con il Sondalo. Alla fine siamo stati trasportati dalla Luce di Verità attraverso le intemperie e le difficoltà dovute anche all'ILVA che controllava minuziosamente la fascia destra e le retrovie, annebbiandoci. Spero che a Pasqua si possa ripetere, risorgendo il terzo mese dopo la partenza verso il Calvario di queste montagne che ci separano. Un abbraccio e un arrivederci, che la forza sia con voi. A prestissimo. ;)

Domenico Todaro ha detto...

Carissimo nipote... è con grande gioia che ti accolgo come neo-commentatore su questo blog dopo averti accolto in campo. Sicuramente avrai altre occasioni di giocare e non solo in queste partite amichevoli.. non ti deprimere troppo tra i monti (pins a lu mare!!!) e dacci dentro con gli allenamenti con il tuo Sondalo così quando giochi con noi sei al top della forma. Grazie per i complimenti per l'articolo, sempre graditi, ma per me è un vero divertimento scriverli.. se poi lo è anche per chi legge allora è proprio il massimo.

Alessandro ha detto...

Ti faccio anche io i complimenti vecchio satanasso,davvero da morire dal ridere,penso che il partitone si faccia solo per leggere l'articolo che uscira'.L'appellativo su Piero e' qualcosa di unico,per il resto un vero divertimento.Per ultimo vorrei sottolineare che Enrico per vincere una partita ha dovuto cambiare casacca ahahaha,a stasera ciao

Anonimo ha detto...

Scrivo dopo un pò di tempo in quanto tornato in Santuario sono stato preso da un pò di cose da fare qui.
Devo dire che Domenico non mi ha raffigurato bene, leggendo il tuo commento mi descrivi come se avessi fatto una partita da schiappa! E' vero che sono stato causa dei primi tre gol: lento in porta nei riflessi nel primo, passaggio smorto nel secondo, e nel terzo mi sono fatto sfuggire Dimos (dopo un lungo tempo senza toccare un pallone...), ma per il resto non mi rimprovero.
Una partita che mi è piaciuta, tanto: è evidente che uno zoppo (Enrico) e un cieco (il sottoscritto), fanno meglio di un indemoniato che urla (chissà chi...)

Domenico Todaro ha detto...

Caro Piero, secondo me hai qualche problema agli occhiali... Ti ho messo 9 (NOVE) in pagella dandoti anche il merito del gol vittoria.. sei stato assolutamente uno dei migliori della partita.

Anonimo ha detto...

Grazie,
sai, volevo sentirmelo dire!

c. Piero

alessandro ha detto...

oltre al cieco io aggiungerei al cesso ora mi sembra sinceramente piu' reale la cosa. A presto a Pie'spero sempre di non esserci in queste partite dove tu tra parentesi prendi anche 9?????

Anonimo ha detto...

Impara ad usare la punteggiatura, che non ho capito quello che volevi dire, sei un'analf-fabeta= molto anal e poco fabeta (che non sò che significa).
Per il futuro invece, io nelle partite non seguo te che fai il fagotto e scappi a Taranto. Il leader, semmai hai qualche illusione di esserlo, si vede in campo e non sulla poltrona dei suoceri.

Anonimo ha detto...

Alex sei molto anal? Se ora lo sa Antonio io inizierei a scappare! Ah ah ah ah...

alessandro ha detto...

Non c'e' bisogno di punteggiatura per definirti quando giochi,anzi l'anno prossimo io proporrei a Domenico di far dare a te il calcio d'inizio del partitone,per poi abbondonare definitivamente il campo,sai come fanno quelli che per beneficenza fanno questi tipi di gesti...ecco cosi la tua figura ha un senso nel partitone,per non definirla del tutto squallida come ora quando tenti di rincorrere una palla...

Domenico Todaro ha detto...

Muoio dal ridere a leggere i vostri battibecchi.. sempre uguali da quaranta anni... Avete mangiato l'acido? Siete dei complessati di merda?
Ahahahahahahah...

Anonimo ha detto...

Ma non mi sembra che il tuo passato sia così glorioso. Se io devo battere il calcio di inizio delle nostre partire, non mi sembra piuttosto che qualcuno si ricordi di te. Non mi pare che ti abbiamo mai chiamato quelli del tuo passato calcistico (alquanto mediocre direi), ovvero prima categoria, cioè i campi dove noi qui ci piantiamo le patate e la notte ci passano i cinghiali.
Ricordo poi che il tuo ruolo era quello che di solito viene dato a chi è "dotato" di piedi quadrati, cioè lo stopper...
Se qualcuno si ricorda di te, forse qualche avversario, si quello si, anzi più di uno, che ogni volta che si trovava di fronte te, vista la tua incapacità a marcare, si è purtroppo trovato con l'impronta delle tue zappate sugli stinchi e le porta tuttora.

Alessandro ha detto...

Almeno un passato l'ho avuto,poi mediocre o buono non sta ne a me ne tanto meno a te dirlo,di te non esiste traccia non del calcio ma di qualsiasi sport,questa e' storia eheheh. A presto a pie e' forza milan dopo ieri sera ahahahahahahaha

Anonimo ha detto...

Ma che passato hai?! A me e Enrico fischiano ancora nelle orecchie le urla di Mansueti quande venivamo a vederti: ZARAME'! ZARAME'! ZARAME'! Gli usciva la bava per chiamarti

Alessandro ha detto...

ahahaahah,almeno il mio cognome qualcuno che insegnava calcio l'ha gridato,il tuo lo ricordo solo quando come dice Enrico il professore ti chiamava alle superiori,e diceva BERTI stavolta non hai preso 2 bravo MA 1 BERTI AHAHAAHAHAHAHAHAAH.

Domenico Todaro ha detto...

Enri, ma quando la finiscono sti due cazzoni?

Anonimo ha detto...

A Domé questo ping pong é più esilarante dell'ultimo film di Checco Zalone!... Dai Pié aizzalo ancora un po' che le risposte di Alex mi fanno crepare! Quella su Capidiferro (il prof. di latino) è da Oscar della risata! Grandi!!

Anonimo ha detto...

Chi è che insegnava calcio, Mansueti?!
AH AH AH AH
L'unica volta che l'ho visto giocare, e c'eri anche tu, è finita in rissa con Bruno Peca.
Certo, hai ragione, hai proprio preso da lui, questo non ti dò torto: esaurito lui esaurito tu, proprio una copia del tuo maestro, hai proprio ripreso da lui. Veramente una scelta D.O.C. la tua guida.

Alessandro ha detto...

Ricordo bene quella partita,tu eri l'anello debole della squadra,si si la ricordo,ma ricordo di piu' il torneo del pescheto tu che facevi la controfigura del portiere.Perdemmo delle partite propio per le tue "prodezze" in porta.Che ricordi meravigliosi,a presto a Pie' AHAHAHAHAAH

Anonimo ha detto...

ok a presto. Ora spegniamo i riflettori...